Italian: Giovanni Diodati Bible (1649) 1Maschil di Asaf O DIO, perchè ci hai scacciati in perpetuo? Perchè fuma l’ira tua contro alla greggia del tuo pasco? 2Ricordati della tua raunanza, la quale tu acquistasti anticamente; Della tribù della tua eredità che tu riscotesti; Del monte di Sion, nel quale tu abitasti. 3Muovi i passi verso le ruine perpetue, Verso tutto il male che i nemici han fatto nel luogo santo. 4I tuoi nemici han ruggito in mezzo del tuo Tempio; Vi hanno poste le loro insegne per segnali. 5Ciò sarà noto; come chi, levando ad alto delle scuri, Le avventa contro a un cespo di legne; 6Così ora hanno essi, con iscuri e martelli, Fracassati tutti quanti gl’intagli di quello. 7Hanno messi a fuoco e fiamma i tuoi santuari, Hanno profanato il tabernacolo del tuo Nome, gettandolo per terra. 8Hanno detto nel cuor loro: Prediamoli tutti quanti; Hanno arsi tutti i luoghi delle raunanze di Dio in terra. 9Noi non veggiam più i nostri segni; Non vi è più profeta, E non abbiam con noi alcuno che sappia infino a quando. 10Infino a quando, o Dio, oltraggerà l’avversario? Il nemico dispetterà egli il tuo Nome in perpetuo? 11Perchè ritiri la tua mano e la tua destra? Non lasciare ch’ella ti dimori più dentro al seno. 12Ora Iddio già ab antico è il mio Re. Il quale opera salvazioni in mezzo della terra. 13Tu, colla tua forza, spartisti il mare; Tu rompesti le teste delle balene nelle acque. 14Tu fiaccasti i capi del leviatan, E li desti per pasto al popolo de’ deserti. 15Tu facesti scoppiar fonti e torrenti; Tu seccasti fiumi grossi. 16Tuo è il giorno, tua eziandio è la notte; Tu hai ordinata la luna e il sole. 17Tu hai posti tutti i termini della terra; Tu hai formata la state ed il verno. 18Ricordati di questo: che il nemico ha oltraggiato il Signore, E che il popolo stolto ha dispettato il tuo Nome. 19Non dare alle fiere la vita della tua tortola; Non dimenticare in perpetuo la raunanza de’ tuoi poveri afflitti. 20Riguarda al Patto, Perciocchè i luoghi tenebrosi della terra sono ripieni di ricetti di violenza. 21Non ritornisene il misero indietro svergognato; Fa’ che il povero afflitto e il bisognoso lodino il tuo Nome. 22Levati, o Dio, dibatti la tua lite; Ricordati dell’oltraggio che ti è fatto tuttodì dallo stolto. 23Non dimenticar le grida de’ tuoi nemici; Lo strepito di quelli che si levano contro a te sale del continuo al cielo. |