Italian: Giovanni Diodati Bible (1649) 1POI vidi un angelo, che scendeva dal cielo, ed avea la chiave dell’abisso, ed una grande catena in mano.
2Ed egli prese il dragone, il serpente antico, che è il Diavolo e Satana, il qual seduce tutto il mondo, e lo legò per mille anni.
3E lo gettò nell’abisso, il quale egli serrò e suggellò sopra esso; acciocchè non seducesse più le genti, finchè fossero compiuti i mille anni; e poi appresso ha da essere sciolto per un poco di tempo. 4Poi vidi de’ troni, e sopra quelli si misero a sedere de’ personaggi, a’ quali fu dato il giudicio; vidi ancora le anime di coloro che erano stati decollati per la testimonianza di Gesù, e per la parola di Dio; e che non aveano adorata la bestia, nè la sua immagine; e non aveano preso il suo marchio in su le lor fronti, e in su la lor mano; e costoro tornarono in vita, e regnarono con Cristo que’ mille anni. 5E il rimanente dei morti non tornò in vita, finchè fossero compiuti i mille anni. Questa è la prima risurrezione. 6Beato e santo è colui che ha parte nella prima risurrezione; sopra costoro non ha podestà la morte seconda; ma saranno sacerdoti di Dio e di Cristo; e regneranno con lui mille anni. 7E QUANDO que’ mille anni saranno compiuti, Satana sarà sciolto dalla sua prigione, ed uscirà per sedurre le genti, che sono a’ quattro canti della terra, Gog e Magog, per radunarle in battaglia; il numero delle quali è come la rena del mare. 8E saliranno in su la distesa della terra, e intornieranno il campo de’ santi, e la diletta città. 9Ma dal cielo scenderà del fuoco, mandato da Dio, e le divorerà. 10E il Diavolo, che le ha sedotte, sarà gettato nello stagno del fuoco, e dello zolfo, dove è la bestia, e il falso profeta; e saranno tormentati giorno e notte, ne’ secoli de’ secoli. 11POI vidi un gran trono bianco, e quel che sedeva sopra esso, d’innanzi a cui fuggì il cielo e la terra; e non fu trovato luogo per loro. 12Ed io vidi i morti, grandi e piccoli, che stavano ritti davanti al trono; e i libri furono aperti; e un altro libro fu aperto, che è il libro della vita; e i morti furono giudicati dalle cose scritte ne’ libri, secondo le opere loro. 13E il mare rendè i morti che erano in esso; parimente la morte e l’inferno renderono i lor morti; ed essi furono giudicati, ciascuno secondo le sue opere. 14E la morte e l’inferno furon gettati nello stagno del fuoco. Questa è la morte seconda. 15E se alcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno del fuoco. |