Italian: Giovanni Diodati Bible (1649) 1IL Signore parlò ancora a Mosè e ad Aaronne, dicendo:
2Parlate ai figliuoli d’Israele, e dite loro: Quando ad alcuno colerà la carne, egli è immondo per la sua colagione.
3E questa sarà la sua immondizia, per la sua colagione; o sia che la sua carne coli a guisa di bava, o che la sua carne rattenga la sua colagione; ciò è la sua immondizia.
4Sia immondo ogni letto, sopra il quale sarà giaciuto colui che avrà la colagione; sieno parimente immonde tutte le masserizie, sopra le quali egli sarà seduto.
5E colui che avrà tocco il letto di esso, lavi i suoi vestimenti, e sè stesso, con acqua; e sia immondo infino alla sera.
6Parimente, chi sarà seduto sopra alcuna delle masserizie, sopra la quale sia seduto colui che avrà la colagione, lavi i suoi vestimenti, e sè stesso, con acqua; e sia immondo infino alla sera.
7Simigliantemente, chi avrà tocca la carne di colui che avrà la colagione, lavi i suoi vestimenti, e sè stesso, con acqua; e sia immondo infino alla sera.
8E se colui che avrà la colagione sputa sopra alcuna persona netta, lavi quella persona i suoi vestimenti, e sè stessa, con acqua; e sia immonda infino alla sera.
9Sia parimente immonda ogni sella, sopra la quale colui che avrà la colagione sarà cavalcato.
10E chiunque avrà tocca cosa alcuna che sia stata sotto di lui, sia immondo infino alla sera; e chi porterà cotali cose, lavi i suoi vestimenti, e sè stesso, con acqua; e sia immondo infino alla sera.
11E chiunque sarà stato tocco da colui che avrà la colagione, senza ch’egli abbia prima tuffate le mani nell’acqua; lavi i suoi vestimenti, e sè stesso, con acqua; e sia immondo infino alla sera.
12E sia spezzato il testo, il quale colui che avrà la colagione avrà tocco; e ogni vasello di legno sia tuffato nell’acqua. 13E quando colui che avrà la colagione si purificherà della sua colagione contisi sette giorni per la sua purificazione, e lavi i suoi vestimenti; lavisi parimente le carni con acqua viva; e sarà netto. 14E l’ottavo giorno, prendasi due tortole, o due pippioni, e venga davanti al Signore, all’entrata del Tabernacolo della convenenza; e rechi quelli al sacerdote. 15E offeriscali il sacerdote, l’uno in sacrificio per lo peccato, e l’altro in olocausto; e così faccia il sacerdote, davanti al Signore, il purgamento per lui della sua colagione. 16E quando di alcuno sarà uscito seme genitale, lavisi egli con acqua tutte le carni; e sia immondo infino alla sera. 17Sia eziandio lavata con acqua ogni vesta, e ogni pelle, sopra la quale sarà seme genitale; e sia immonda infino alla sera. 18E se un uomo, che abbia la colagione, giace carnalmente con una donna; lavinsi amendue con acqua, e sieno immondi infino alla sera. 19E quando la donna avrà il suo flusso, quando le colerà sangue dalla sua carne, dimori separata sette giorni; e chiunque la toccherà sia immondo infino alla sera. 20E ogni cosa, sopra la quale ella si sarà giaciuta, mentre sarà separata, sia immonda; sia parimente immonda ogni cosa, sopra la quale si sarà seduta. 21E chiunque avrà toccato il letto di essa, lavi i suoi vestimenti, e sè stesso, con acqua; e sia immondo infino alla sera. 22Parimente, chiunque avrà tocca alcuna delle masserizie, sopra la quale ella si sarà seduta, lavi i suoi vestimenti, e sè stesso, con acqua; e sia immondo infino alla sera. 23Anzi, se alcuna cosa è sopra il letto o sopra alcun arnese, sopra il quale ella sia seduta, quando alcuno toccherà quella cosa, sia immondo infino alla sera. 24E se pure alcuno giace con lei talchè abbia addosso della di lei immondizia, sia immondo sette giorni; e sia immondo ogni letto, sopra il quale egli sarà giaciuto. 25Parimente, quando la donna avrà il flusso del sangue più dì, fuor del tempo de’ suoi corsi; ovvero, quando avrà esso flusso oltre al tempo di essi; sia immonda tutto il tempo del flusso della sua immondizia, come al tempo de’ suoi corsi. 26Siale ogni letto, sopra il quale sarà giaciuta in tutto il tempo del suo flusso, come il letto, sopra il quale giacerà avendo i suoi corsi; sieno parimente tutte le masserizie, sopra le quali ella si sederà, immonde, per l’immondizia de’ suoi corsi. 27E chiunque avrà tocche quelle cose sia immondo; e lavi i suoi vestimenti, e sè stesso, con acqua; e sia immondo infino alla sera. 28E, quando sarà netta del suo flusso, contisi sette giorni; e poi sarà netta. 29E l’ottavo giorno prendasi due tortole, o due pippioni; e portili al sacerdote, all’entrata del Tabernacolo della convenenza. 30E offeriscane il sacerdote uno in sacrificio per lo peccato, e l’altro in olocausto; e così faccia il sacerdote il purgamento per lei del flusso della sua immondizia, nel cospetto del Signore. 31Così fate che i figliuoli d’Israele si guardino della loro immondizia; acciocchè non muoiano per la loro immondizia, contaminando il mio Tabernacolo, ch’è nel mezzo di loro. 32Quest’è la legge intorno a colui del quale esce seme genitale, onde è renduto immondo; 33e intorno alla donna che ha l’infermità della sua immondizia; e intorno a chiunque ha flusso, maschio, o femmina; e intorno all’uomo che sarà giaciuto con donna immonda. |