Italian: Giovanni Diodati Bible (1649) 1GUAI alla ribella, e contaminata; alla città d’oppressione! 2Ella non ha ascoltata la voce, non ha ricevuta correzione, non si è confidata nel Signore, non si è accostata al suo Dio. 3I suoi principi son dentro di lei leoni ruggenti; i suoi rettori son lupi della sera, che non han la mattina rotto alcun osso; 4i suoi profeti son temerari, uomini dislealissimi; i suoi sacerdoti han contaminate le cose sante, han fatta violenza alla Legge. 5Il Signore giusto è nel mezzo di lei; egli non fa alcuna iniquità; ogni mattina egli reca fuori alla luce il suo giudicio, egli non manca; ma il perverso non sa vergognarsi. 6Io ho sterminate le genti, le lor fortezze sono state distrutte; io ho deserte le loro strade, talchè non vi passa più alcuno; le lor città sono state desolate, talchè non vi è più alcuno, non vi è più abitatore. 7Io diceva: Tu mi temerai pure, tu riceverai pur correzione; e la sua stanza non sarà distrutta, con tutta la punizione che io ho fatta di lei; ma essi si son levati da mattina, hanno corrotte tutte le loro opere. 8Tuttavolta, aspettatemi, dice il Signore, nel giorno che io mi leverò per ispogliare; conciossiachè il mio decreto sia di adunar le genti, di raccogliere i regni, per ispander sopra loro la mia indegnazione, tutto l’ardore della mia ira; perciocchè tutta la terra sarà consumata per lo fuoco della mia gelosia. 9Perciocchè allora muterò le labbra de’ popoli in labbra pure; acciocchè tutti quanti invochino il Nome del Signore, e lo servano di pari consentimento. 10Di là da’ fiumi d’Etiopia i miei supplicanti, la moltitudine de’ miei dispersi, porteranno le mie offerte. 11In quel giorno tu non sarai confusa per tutte le tue opere, con le quali hai misfatto contro a me; perciocchè allora io torrò del mezzo di te i tuoi superbi trionfanti, e tu non superbirai più per lo monte mio santo; 12e lascerò di resto dentro di te un popolo umile, e povero, il quale spererà nel Nome del Signore. 13Il rimanente d’Israele non commetterà iniquità, e non proferirà menzogna, e non si troverà nella lor bocca lingua frodolente; perciocchè pastureranno, e giaceranno, e non vi sarà alcuno che li spaventi. 14Giubila, figliuola di Sion; da’ voci d’allegrezza, o Israele; rallegrati, e festeggia di tutto il cuor tuo, figliuola di Gerusalemme. 15Il Signore ha rimossi i tuoi giudicii, ha sgombrati i tuoi nemici; il Re d’Israele, il Signore, è dentro di te, tu non vedrai più il male. 16In quel giorno si dirà a Gerusalemme: Non temere; Sion, non sieno le tue mani rimesse. 17Il Signore Iddio tuo, che è dentro di te, il Possente, ti salverà; egli gioirà di te di grande allegrezza: egli si acqueterà nel suo amore, egli festeggerà di te con grida di allegrezza. 18Io raccoglierò quelli che essendo dilungati da te, erano attristati per le solennità, di ciò che, in luogo di offerte, non vi era se non obbrobrio. 19Ecco, in quel tempo io fiaccherò tutti quelli che ti avranno afflitta; e salverò le zoppe, e raccoglierò le scacciate; e le porrò in lode, e in fama, in tutti i paesi dove saranno state in vituperio. 20In quel tempo io vi ricondurrò, e in quello stesso tempo vi raccoglierò; perciocchè io vi metterò in fama, e in lode, fra tutti i popoli della terra; quando io vi avrò tratti di cattività, davanti agli occhi vostri, ha detto il Signore. |